I tre mondi

I tre mondi

“In che mondo vivi?” , quante volte mi hanno fatto questa domanda.

Divertito, rispondo “un pò in tutti i tre i mondi”. A quel punto il viso della gente rimane sorpreso, alcuni chiudono il discorso e altri mi domandano ” ma di cosa stai parlando?”.

E’ sempre una questione di punti di vista.

Cosa faccio nella vita poco importa, ora.

Chi sono è invece una domanda più interessante ma il bello che è che non sono mai lo stesso di un minuto prima, quindi “chi sono” ha anch’esso poca importanza.

Chi sto diventando?” questa è la vera domanda. Perché si, sono passato per i tre mondi e ancora oggi transito tra essi.

Lasciando perdere Freud, Jung e tutti i rispettosi studiosi della psiche umana; una cosa è certa. Sono tre e solo tre i mondi in cui viviamo.

Il mondo del “io ho“, quello del “io sono” e l’ultimo, il più sconosciuto, quello del “divenire“.

Per un bel pezzo della mia vita ho abitato il mondo del “Io ho” con estrema convinzione e compiacimento. Io ero ciò che avevo e così è per la maggior parte della gente. Di case, auto e soldi ne avevo a volontà ed ero a capo di un’azienda molto ben avviata. Prova a immaginare la tua vita senza la tua casa, il tuo lavoro e il tuo conto in banca … e ora rispondi alla mia domanda, se quella fosse la tua attuale situazione, tu chi saresti?. Una persona forse? non rispondere con fretta ma sii sincero.

Sai cosa accadrebbe? se fosse vero, andresti in totale crisi d’identità. Ma questo è normale, o almeno lo sarebbe in questo mondo.

Quindi avresti serie difficoltà a rispondere alla domanda “chi sei?”. Ma lavora ancora un pò di fantasia. Immagina che quel momento si protragga per un intero anno; rischieresti la depressione per non dire la “follia”. Faresti di tutto per rimettere le cose al loro posto. Forse ci riusciresti tornando nel mondo tanto caro dell’io ho o forse dovresti passare al mondo successivo quello del “io sono”.

La mente in quel caso ti urlerebbe “sistema le cose! altrimenti sei un fallito, non vali niente” ma la tua pancia ( o anima o cuore o come preferisci) ti tirerebbe su. Occhi nuovi per osservare, nuovo modo di “sentire” le persone, nuovo modo di parlare …insomma un nuovo “te”. Questo mondo è interessante perché ti spinge a contare su te stesso, ad aver fiducia solo di te e non di ciò che sta intorno a te.

Quando lo provi non ci torni più nel mondo dell'”io ho” perché hai capito dov’è la fregatura. A quel punto le persone che frequenti più spesso inizieranno a dirti “ma ti trovo cambiato, sei diverso” …e tu saprai perché.

E qui si inizia a stare un pò meglio ma anche questo mondo ha una sua personale fregatura.

Avere ed Essere sono due mondi che obbligano alla staticità, alla dualità:  ho oppure non ho,  sono oppure non sono. E a cuor leggero posso dire che “stare fermi” consente di lamentarsi. Non mi piace molto questa situazione quindi mi lamento, ma non sia mai però che le cose cambino; perché le cose potrebbero cambiare in peggio o in meglio.

Quindi? potresti passare all’ultimo mondo, quello del “divenire“, il più divertente di tutti.

Un monaco buddista anni fa mi disse che nel mondo del divenire si può conoscere la verità. Ma allora io abitavo un mondo molto lontano dal suo e , la sera dello stesso giorno, mi presi gioco di lui con gli amici scherzando sull’insensato significato di quelle parole.

Oggi mi perdono per averlo fatto.

Questo ultimo mondo è la nostra dimensione, quella dell’essere umano intendo. Gli animali ci abitano da sempre in questo universo, infatti sono molto più saggi e sereni di noi .

Il mondo del “divenire” si basa su ciò che vivi ora, esattamente in questo minuto che sta sfuggendo. Ti permette di osservare la realtà intorno a te senza preoccuparti di cosa succederà domani o di cos’è successo ieri. Non è facile abitarci, anzi occorre impegno o , come alcuni dicono, occorre consapevolezza, resta il fatto che è un mondo meraviglioso e abbastanza disabitato. Si perché poche persone riescono a vivere così.

Prova ancora per un attimo a lavorare di fantasia.

Concentrati su questo minuto che sta scorrendo e non pensare mai a ciò che è successo ieri e ciò che vorresti o non vorresti succedesse da domani in poi.

Solo per un attimo resta lì fermo e rispondi a questa domanda?

“Stai bene in questo preciso attimo? Ti manca qualcosa ora?”

Se hai sorriso vuol dire che per un attimo sei stato nel mondo del “divenire” dove tutto scorre. E’ il mondo dove le paure si annientano, dove l’ansia cede e dove il futuro si crea dal presente.

D.P.

Imprenditore e pendolare dei tre mondi

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