E’ sempre colpa degli altri?

E’ sempre colpa degli altri?

E’ sempre colpa degli altri?

Spesso in aula si sentono partecipanti pronunciarsi su alcuni problemi dando la piena responsabilità della situazione ai colleghi, all’azienda, al capo.

“l’azienda dovrebbe fare…”; “il mio capo dovrebbe essere …”; ” il mio collega non fa …” sono frasi molto comuni che indicano però quanta poca respons-abilità delle proprie azioni e delle proprie capacità.

Quando incolpo un’altra persona, trasferisco il potere all’altro e questo implica che solo l’altro/altra può risolvere il problema, in quanto l’ha creato.

Quando incolpo l’altro, perdo l’opportunità di guardare obiettivamente la mia partecipazione nel creare una situazione e imparare attraverso i miei errori.

Assumere responsabilità è assumere il controllo della propria vita perché mi permette di vedere quanto i miei atteggiamenti, credenze e comportamenti  creano il mio stesso problema. Se una situazione si crea e la sento negativa per me devo farmi questa domanda ” cosa ho fatto io per crearla?in che modo ne sono attore inconsapevole?”

Non posso cambiare se continuo a dipendere da qualcuno/a per cambiare.

Essere respon-abili della propria vita significa agire attivamente perché qualcosa cambi. Se inizio ad entrare in questo schema mentale nuovi “insights” entrano nel nostro modo di pensare e attivano la creatività, ossia la capacità di trovare nuovi modi di agire per trovare soluzioni, nuovi atteggiamenti davanti ai problemi e nuovi modi di comunicare con gli altri.

Finché non impariamo ad applicare la nostra creatività, ci sentiremo sempre “vittime” della vita.

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