Gestire l’emotività in azienda

Gestire l’emotività in azienda

Quali sono i motivi per cui è necessario gestire l’emotività in azienda?

Quali sono i benefici?

La disponibilità delle aziende a sviluppare percorsi di gestione dell’emotività sono ancora poche ma il numero è sicuramente in aumento. Attenzione a non confondere la capacità di gestire i conflitti, la capacità di motivazione o la restituzione del feedback con ciò che chiamiamo emotività.

La parola “emozione” deriva dal latino “emovere” che significa sconvolgere questo ci fa capire che sono le emozioni che comandano noi e non viceversa. Quando ci rechiamo sul posto di lavoro, a prescindere da chi siamo, cosa facciamo e dove andiamo, la nostra emotività ci segue e nulla possono fare i ruoli, le regole o le convezioni …esse vivono e si attivano a prescindere da cosa sarebbe giusto o no fare.

L’emozione di solito rappresenta uno schema di pensiero amplificato e carico di energia“* tanto che quando viviamo l’emozione diciamo “Io Sono arrabbiato” e non “io provo rabbia”; l’emozione dunque diventa “noi”, diventa “io sono”.

L’emotività è attivata da schemi mentali che abbiamo creato nel passato e, poco importa se quel passato non c’è più, lo schema continua ad attivarsi; si crea un flusso di pensieri che autoalimenta l’emozione stessa. In azienda, come nella vita privata, le persone si fanno guidare dalla propria emotività e questo produce conflitti, mood negativo, ansia, cattiva comunicazione e poca produttività. Questi comportamenti sono presenti in tutte le aziende del mondo.

Ciò che un’azienda può fare è rendere pubblico questo aspetto e trattarlo come una capacità da apprendere per il benessere di tutti i suoi collaboratori.

Ho recentemente fatto un percorso sulla gestione dell’emotività con un team di persone che erano in “prima linea contro le criticità operative di tutti i giorni” e i risultati sono stati notevoli. Si è partiti dalla domanda “che cosa sta succedendo dentro di me in questo momento?” per esplorare e riconoscere gli schemi mentali che si attivano quando sospettiamo che qualcosa o qualcuno possa farci del male ( provare dolore di qualsiasi natura) e da ultimo come interrompere questo flusso auto-distruttivo. Il risultato è stato eccezionale. Riporto le parole del loro responsabile ” Oggi credevo di aver sbagliato ufficio, tutti erano tranquilli e mi hanno salutato con il sorriso appena sono arrivato, cosa strana, perché di solito ho la fila davanti la porta dell’ufficio per l’elenco delle lamentele. Sono felice per loro che vivono con serenità il loro lavoro e sono felice anche per me che finalmente posso concentrarmi più sugli obiettivi del team che sulla gestione dei conflitti

Quindi perché investire tempo e denaro sulla gestione dell’emotività? I benefici sono molti e interessano tanto il lavoratore che l’azienda stessa.

1) Well being generale con immensi benefici per le relazioni lavorative a tutti i livelli gerarchici dell’azienda.

2) Aumento della produttività in quanto le energie, generalmente investite per contenere l’emotività, vengono utilizzate per il lavoro.

3) Diminuzione dei conflitti, del turn-over e della malattia.

4) Flessibilità ai cambiamenti aziendali e di ruolo

5) Generale senso di felicità, che non dimentichiamo essere il naturale stato a cui l’uomo aspira.

La formazione sull’emotività dunque può essere uno strumento molto efficace per prevenire, più che curare, situazioni conflittuali che ogni azienda vive in maniere più o meno percepita.

Per informazioni sul programma del corso scrivere a info@gaz-elle.com

Vi auguriamo una buona giornata.

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Bibliografia di riferimento

*”Il potere di adesso”, Eckhart Tolle edizioni Armenia

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