Quattro ciechi e un elefante

Quattro ciechi e un elefante

Un giorno, quattro ciechi stavano camminando lungo un sentiero ai margini della foresta, quando udirono in lontananza la voce di un uomo che conduceva un elefante.

Essi furono molto incuriositi, in quanto, essendo ciechi dalla nascita , non avevano la benché minima esperienza di cosa fosse un elefante e così pregarono quest’uomo di lasciare che ognuno toccasse l’animale, affinché potessero farsene un’idea.

Il conduttore dell’elefante acconsentì e i quattro ciechi iniziarono , con molta curiosità, a toccare l’animale in diverse parte del suo corpo. Uno toccò le orecchie, un altro prese in mano la coda, un altro ancora abbracciò una zampa, infine all’ultimo capitò la proboscide.

Alla fine essi si riunirono e cominciarono a parlare delle loro esperienze. Iniziò quello che aveva toccato le orecchie, dicendo: “L’elefante, amici miei, è come una grande foglia di banano!”; quello che aveva preso in mano la coda affermò a sua volta: “Non è varo niente, l’elefante assomiglia a una scopetta con un manico flessibile!”. Fu allora il momento di quello che aveva toccato la zampa:” Non avete capito proprio nulla, l’elefante è del tutto simile ad un grosso tronco d’albero!”; infine, quello che aveva toccato la proboscide disse: ” Ma come avete fatto a non accorgervi che l’elefante è come un grosso serpente!”.

I quattro non si trovarono per nulla d’accordo su cosa fosse un elefante e perciò iniziarono a litigare.

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