Cambiamento: il cappello non si cambia mai!

Cambiamento: il cappello non si cambia mai!

Sicuramente oggi è difficile vedere molte persone indossare cappelli ma qualche decennio fa era la norma. Mio nonno mi diceva sempre che il cappello non si cambiava mai se non quando era rotto e non riparava più la testa dalla pioggia e dal sole.

Quella frase me la ricordo ancora oggi , non solo per l’affetto verso mio nonno, ma soprattutto per l’impressione che mi fece pensare ad un cappello come ad  un oggetto così intimo da custodire con cura. Citando ancora la fonte del mio affetto, lui sosteneva che il cappello nel tempo si adeguava alla forma della testa, non stringeva più, e diventava un oggetto molto comodo da indossare.

Oggi, calata nella mia realtà di formatrice e consulente aziendale e con qualche anno di più dalla mia parte, penso a quelle parole con un’altra chiave di lettura e questo lo devo soprattutto al quotidiano confronto con persone che lavorano in azienda e alle quali viene chiesto di “cambiare cappello” per indossarne uno nuovo ancora rigido, che potrebbe non essere comodo, o, peggio ancora, che potrebbe essere fonte di mal di testa.

Per citare Edward de Bono e il suo libro “Sei cappelli per pensare“, oggi cambiare significa indossare molti cappelli quindi nuovi modi di agire che porteranno il pensiero ad adeguarsi.

E’ un punto di vista ma personalmente credo che per indossare un nuovo cappello, e quindi iniziare una trasformazione reale e duratura, si debba partire prima dal pensiero per poi arrivare a comportamenti diversi.

Se la mia azienda mi chiede di cambiare il mio modo di vendere, potrò partecipare ad un corso di formazione dove mi verranno forniti ottimi strumenti per cambiare la mia strategia di vendita ma questo non significa affatto che ho un cappello nuovo! non significa che sto indossando “il cappello del nuovo e veloce commerciale”. Molte volte in aula mi capita di notare questo. Tutti d’accordo sulle nuove tecniche di vendita ma…. c’è sempre un “ma” che introduce un’obiezione o un’emozione negativa. Per farvi un esempio recente, un Capo Area mi diede il suo feedback a seguito di un corso sulla vendita sensoriale dicendomi ” sono veramente ottime queste nuove tecniche, e sono certo che mi saranno molto utili ma tanto le cose non cambiano. L’azienda non investe e chiede a noi commerciali di fare i salti mortali”.

Alzino la mano i colleghi che non hanno mai sentito una frase del genere in aula?!

Ecco qua l’esempio di una persona molto affezionata al suo vecchio cappello e decisamente poco propensa a indossarne un altro. Ecco perché sostengo che il cambiamento parte dalla testa, e non in senso letterale.

Un corso di formazione deve essere posto a seguito di un percorso che aiuti veramente le persone a capire che il loro cappello, per quanto comodo, è un cappello oramai rotto e non più utile. Vecchi schemi di pensiero conducono a stessi comportamenti e quindi a stessi risultati.

E’ come dire ” ho comprato un cappello nuovo, bellissimo! ma lo tengo in armadio perché quello vecchio è più comodo”. Allora perché hai buttato via i soldi?

Questo non vale solo per le persone ma soprattutto per le aziende perché spesso anche loro non si accorgono di indossare un vecchio cappello.

Il rischio è che “il cappello non si cambia mai”.

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